Google Nexus One: un flop ? …inaspettato ?

La notizia non è freschissima: sono circa 2 mesi che dai blog ufficiali di Google e del Nexus One si legge della scelta di Big G, relativamente alla interruzione della commercializzazione online del loro primo (e, probabilmente, l’ultimo ?) smartphone.

Qualche giorno fa un aggiornamento: in cui si legge che è proprio di questi giorni l’ultima consegna di dispositivi e che, una volta venduti, renderanno il prodotto non più acquistabile online.  (Notate bene, il comunicato si riferisce solo alla vendita online: il Nexus One resterà comunque acquistabile mediante i vari operatori telefonici, quali Vodafone, KT, ecc).

Nel blog ufficiale di Google, invece, si legge chiaramente che i dati di vendita online del dispositivo sono stati al di sotto delle aspettative, contrariamente alla diffusione di Android.

Effettivamente, i dati di vendita del Nexus One non sono stati proprio entusiasmanti: si parlava di circa 80 mila dispositivi venduti nel primo mese …numeri molto bassi se si pensa che il neonato iPhone 4 viaggia su 1 Milione di vendite/SETTIMANA nonostante il famoso “effetto mano”.

Ma voglio chiarire l’obiettivo di questo post: non intendo confrontare i due device né decantare le caratteristiche dell’uno a sfavore delle scelte di marketing dell’altro…piuttosto gettare le basi per qualche spunto di riflessione 😉

Fermo restando che, come ho sempre pensato, non basta il sistema operativo a rendere appetibile un prodotto (come per i PC non basta infilare schede in un case per fare un PC 🙂 e che il Nexus One, a mio avviso, non poteva diventare l’anti-iPhone, quello che a me fa riflettere, a valle della decisione di Big G, è l’approccio con il quale il gigante delle ricerche sul web abbia “sondato il terreno” del mobile.

Terreno molto battuto ultimamente e che, sono più che convinto, costituisca ormai il pensiero dominante dei colossi che di servizi e contenuti ne fanno il proprio business.

Ma facciamo un passo indietro: Google inizia a sviluppare un sistema operativo che finisce negli smartphone di Samsung, Motorola, ecc…sistema operativo che integra tutti i servizi di Big G e che, per poter contare su applicazioni custom, va nella direzione degli sviluppatori più smaliziati (sviluppo in Java, con installazione del SDK per Eclipse).

Poi realizza un dispositivo che, per il motivo di cui sopra, alimenta il desiderio degli utenti “geek” e tenta il grande passo commercializzando il prodotto, sia con gli operatori telefonici che mettendolo in vendita online.

Ma perché il Nexus One, probabilmente come gli altri dispositivi Android, non si diffonde con la stessa rapidità dell’iPhone ?

  • Difficoltà nello sviluppo delle applicazioni ? …a cominciare dal’ installazione della suite di sviluppo per Android ?Beh, sicuramente, a mio avviso, costituisce un deterrente per gli sviluppatori (magari quelli alle prime armi) dedicare almeno 1h del proprio tempo (o le prime 90 pagine di un famoso manuale per Android), solo per installare Eclipse+Android SDK…ma non credo affatto sia questo il punto 😉
  • Eterogeneità dei dispositivi (per citare il mio amico Gianfranco), per cui essendoci troppe varianti di cellulari Android, gli sviluppatori hanno difficoltà a lavorare su un dispositivo di riferimento ?Mah…probabilmente questo potrebbe creare qualche non banale problema di compatibilità di una stessa applicazione su dispositivi diversi: ma, se vogliamo, accade qualcosa di simile anche su iPhone/iPod touch a causa delle varie versioni tutt’ora in commercio (non vi dico quanto rosico per la mancanza della bussola sul mio iPhone 3G: non posso user le app di augmented reality!!! 🙂
  • Marketing totalmente differente ?Molto probabile, ma non credo che questo possa indurre in così poco tempo Big G a gettare la spugna sullo sviluppo di un device ad appena 6 mesi dalla commercializzazione.
  • Obiettivi differenti ?Ci siamo quasi 🙂 …ma allora perché commercializzare un prodotto, dotato di un sistema operativo veramente evoluto (perché come qualcuno che segue il mio blog ricorderà, io ne ho apprezzato ampiamente i pregi sul fronte tecnico).

OK, vi dico la mia: Android, incarnando tutti i servizi, compresa la ricerca di Google, si basa sulla FORNITURA DEI SERVIZI, NON DI CONTENUTI!!!

Ed è in quest’ultimo punto che secondo me c’è nocciolo della questione: la differenza sostanziale tra Google ed Apple, in questo settore, è che mentre il primo fornisce servizi e li estende al mobile mediante Android, il secondo ha catalizzato la vendita dei dispositivi basati sulla riproduzione di contenuti che, con iTunes Music Store (di cui App store ne è una naturale evoluzione), Apple rende accessibili su qualsiasi dispositivo, ivi compresi PC Windows.

Alla luce di questo, nonostante il Nexus One possa essere stato utilizzato (IMHO) come un cavallo di Troia pieno di robottini verdi, è fin troppo evidente la difficoltà di Google  nel innescare una azione di concorrenza ad un “dispositivo” Apple: sto pensando ai contenuti… per i servizi, invece, resto dell’idea che Google abbia tra le mani il più potente cluster al mondo su cui indicizzare contenuti, far girare applicazioni web e fare storage (se pensate a quanto spazio ci mette a disposizione per la sola Gmail 🙂 )

Del resto, nel comunicato del 14 Maggio scorso è chiaro che l’utenza cui Google si è rivolta con il proprio device, è interessata ad avere dei servizi, necessariamente legati ad un operatore di telefonia…

Quindi, se condividete la mia corrente di pensiero, convenite sul fatto che Google abbia cercato di promuovere ulteriormente Android con un dispositivo ? …la cui vendita non è andata benissimo, ok…ma se si guarda questa azione come una azione di marketing, probabilmente l’esito delle vendite di Nexus One diventano quasi trascurabili a fronte dell’obiettivo di promuovere Android, no ?!

Torniamo per un istante ad Apple: se guardiamo i dati relativi alle revenue per segmento di prodotto/servizio non è fin troppo evidente che, pochi mesi fa, la maggior parte del fatturato Apple derivava dalla vendita di dispositivi che fondamentalmente consentono la riproduzione, piuttosto che la creazione, di contenuti audio/video ?

Sono il solo che pensa che Apple, in definitiva, stia assecondato le esigenze degli utenti di creazione di contenuti in secondo luogo rispetto alla fruizione degli stessi ? …guardate l’iPad
…certo, è anche vero che sull’iPhone 4 si possono registrare e montare video in HD…ma è proprio di questi giorni la notizia che iTunes inizierà a vendere contenuti in alta definizione, proprio per il nuovo gioiellino.

…insomma, per quanto mi riguarda, sembrerebbe fin troppo evidente ciò che sta accadendo in questo momento epocale di lotta alla conquista delle tasche degli utenti (…ma che banali!!! 😀 …non mi riferivo al costo degli smartphone! …piuttosto a dove si tengono in genere: in tasca! ;))

…ma, a parte gli scherzi, questa è la mia idea (magari fantasiosa o amplificata dai fumi dell’alcol contenuto nel mio Jager con 2 cubetti di ghiaccio :D) , voi che ne pensate ?

[l’immagine è tratta da wired.com]

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