Web Architect

In rete c’è molta confusione sui profili professionali del web: ormai ovunque si sente parlare di web engineering e, a mio avviso, un web engineer è innanzitutto un ingegnere (che, per quanto mi riguarda, è un dottore in ingegneria dell’informazione), con cultura ed esperienza necessaria a progettare tutti gli aspetti tecnologici e funzionali delle applicazioni web.

Ciò che un web engineer progetta spazia dalla definizione della infrastruttura dell’applicazione (server, sistemi operativi, connettività, database), alle tecnologie (linguaggi di sviluppo front-end e back-end) alla definizione di tutti gli aspetti di carattere tecnico, necessari a sviluppare il progetto di una applicazione, di un software…(cosa che un ingegnere informatico sa come fare, in virtù di insegnamenti universitari quali  Ingegneria del software, Sistemi Web e Basi di Dati, ecc).

Sul piano operativo, poi, le scelte progettuali di un web engineer diventano operative in carico a sistemisti (per la parte infrastrutturale), sviluppatori front-end (web designer) e sviluppatori back-end (ovvero programmatori di linguaggi quali Php, Java, Asp, ecc).

Se pensiamo, quindi, allo sviluppo di progetti di applicazioni web come alla realizzazione di attività tecniche…il quadro è quello appena descritto.

Ma un progetto web basato esclusivamente sul raggiungimento degli obiettivi “tecnici”, rischia di fallire, almeno di questi tempi in cui il web è decisamente più evoluto, più complesso e più social rispetto a quando, anche il sottoscritto, ha iniziato a lavorarci.

Dal mio punto di vista, non basta massimizzare la tecnica alla base delle scelte progettuali di una applicazione web…qualunque essa sia, dal sito web istituzionale alla complessa piattaforma di community o al software web based: spesso le scelte progettali devono essere mediate da quelle commerciali, altre volte, invece, bilanciare gli sforzi tecnici rispetto ad altri aspetti (propri del web di questi tempi) non solo diventa necessario a realizzare applicazioni innovative ma può determinare il successo o l’insuccesso del progetto stesso.

Mi riferisco ad aspetti che vanno molto più in là rispetto al “funzionamento” dell’applicazione:

  • la scelta delle tecniche di comunicazione visiva
  • le modalità di promozione dell’applicazione
  • le attività necessarie a rendere l’applicazione ben posizionata nei motori di ricerca e accreditata dagli utenti dei social network

…questi aspetti, a mio avviso, sono propri di una figura professionale che, talvolta, può sovrapporsi (in termini di competenze) al web engineer, mi riferisco al web architect.

Personalmente credo che un buon web engineer possa diventare un ottimo web architect, non sono sicuro del viceversa in quanto talune scelte che impattano sulla tecnologia richiedono l’analisi di un profilo tecnico.
Un
web architect, inoltre, ha una consolidata esperienza del web: conosce le tendenze della rete, le tecniche di comunicazione web e di advertising …ma non solo: conosce le tecnologie alla base delle applicazioni web ed analizza i canali del web (dai motori di ricerca ai social network) in termini di utenza, potenziale di diffusione di un brand o di una attività promozionale…ovvero, fornisce eventualmente parametri di lettura ad un esperto di web marketing.

Quindi, cosa fa un web architect ?

Supervisiona tutte le scelte relative alla definizione della migliore soluzione di comunicazione/sviluppo di attività sul web, ne segue gli aspetti tecnologici funzionali ad una serie di obiettivi quali: rispetto degli standard, massimizzazione della user experience, comunicazione visiva efficace ma non invasiva, diffusione/promozione dell’applicazione sui canali individuati dal marketing relativo al progetto.
Ovviamente, più questa persona conosce i singoli aspetti in profondità, più potrà seguire con un livello di dettaglio sempre maggiore le attività ed i processi alla base di tali obiettivi.

A mio parere, però, essendo il web un ecosistema estremamente complesso e in cui le performance delle tecnologie sono basilari per sviluppare gli obiettivi di cui sopra (come dire: un’applicazione web che ha successo e prima di tutto un’applicazione 😉 ), è necessario che il web architect sia supportato da un web engineer, meglio ancora se un web engineer diventa anche un web architect 🙂

Personalmente ho iniziato a sviluppare applicazioni sul web (nel lontano 1997), per poi affrontare le tematiche legate all’ingegneria del software (compreso quello del web) e ho continuato su questa strada per anni, come web engineer.
Dal 2008, anno in cui ho iniziato a lavorare in agenzie web, ho dovuto necessariamente allargare le vedute per non trascurare aspetti di architettura dei progetti di comunicazione web…ed è come se si fossero aggiunti altri tasselli ad un mosaico estremamente complesso e molte cose, mi rendo conto, di analizzarle con un senso critico decisamente più allargato: ormai se finisco sul portale di un’azienda, ad esempio, ne apprezzo una buona comunicazione visiva ma osservo la navigazione tra le pagine, la “bontà” dei contenuti per i motori di ricerca, il grado di “apertura” ai social network (dalle possibilità di sharing dei contenuti alla impostazione più o meno social dei contenuti stessi)…senza tralasciare, ovviamente, gli aspetti meramente tecnici 😉