Il 2015 sarà l’anno dell’Internet delle Cose: un’evoluzione tecnologica grazie alla quale gli oggetti di utilizzo quotidiano diventano intelligenti e comunicano tra loro, rilasciando informazioni sui consumi ed automatizzando le operazioni. Si tratta di soluzioni che favoriscono la domotica ed ottimizzano tempi e consumi. Quando questa tecnologia diverrà semplice e alla portata di tutti?
Antonio Picone collabora a Tukutuku, il software che permette di controllare e programmare i dispositivi domestici attraverso Smartphone, Pc e tablet.
Antonio, ci fai un esempio delle potenzialità dell’Internet delle Cose?
Quando si parla di IoT (acronimo di Internet of Things), ci si riferisce spesso al semplice controllo remoto apparecchiature sinora accessibili solo da vicino, come termostati, interruttori, irrigatori.
L’IoT non è solo questo: la rete rende disponibile un’ampia serie di servizi, come previsioni meteorologiche, memorizzazione di informazioni e potenza di calcolo, che di fatto renderanno estremamente più evolute le apparecchiature elettroniche attuali.
L’irrigatore, ad esempio, potrebbe attivarsi in funzione delle previsioni meteo di servizi online, la TV potrebbe scollegare l’antenna se sono previsti fulmini, la lavatrice potrebbe interrompere il lavaggio se nel contempo vi è un altro elettrodomestico che sta assorbendo molta potenza, le luci di casa potrebbero spegnersi automaticamente quando andiamo via; tutto in completa autonomia!
Come funziona Tukutuku, e qual è il suo vantaggio competitivo rispetto ai prodotti simili?
Tukutuku è un software installato su una piccola scheda elettronica provvista di wifi che, quando collegata ad un elettrodomestico, consente di controllarne accensione, spegnimento e monitorarne i consumi.
Una volta connessa ad Internet, la scheda sarà completamente controllabile da PC, tablet o smartphone.
La nostra idea nasce con l’obiettivo di rendere estremamente semplice l’accensione e lo spegnimento degli elettrodomestici, consentendo inoltre l’applicazione di funzioni evolute come quelle descritte prima. Rispetto alle altre soluzioni di domotica, il nostro obiettivo è realizzare un software semplice ma potente, che consenta a chiunque sia in grado di utilizzare uno smartphone, un PC o un tablet di monitorare, controllare e programmare i propri elettrodomestici.
A mio avviso, il vantaggio di Tukutuku rispetto a prodotti e servizi concorrenti sta nel poter abbracciare modelli di business legati sia ai prodotti che ai servizi, siano essi rivolti ad utenti finali che ad aziende: Tukutuku potrebbe essere disponibile in elettrodomestici o dispositivi per la smart home, piuttosto che essere integrato in apparecchiature industriali, senza contare il valore, industriale e domestico, delle informazioni acquisite sul monitoraggio delle abitudini e dei consumi degli apparecchi.
Attualmente state ricercando sponsor per fare di Tukutuku la soluzione nativa di un prodotto domestico. Esiste già un prototipo che si interfaccia con il software?
Si: Tukutuku è attualmente installato su una piccola scheda elettronica di nostra concezione, che si presta bene all’integrazione in elettrodomestici o nella realizzazione di “smart outlet”. Abbiamo realizzato un numero limitato di prototipi e mostrato il funzionamento del software in alcune fiere ed eventi del settore.
Stiamo lavorando ad una versione evoluta della scheda ed alla versione Android dell’app, oltre ad evolvere le funzionalità del software, i servizi premium e l’applicazione di logiche di controllo, programmazione e monitoraggio dei dispositivi.