iPhone 4: la mia esperienza sull’acquisto

Ciao cari,

prendo spunto dal messaggio di telegu su LinkedIn per indicarvi il negozio dove ho comprato il mio iPhone 4 e raccontarvi la mia esperienza sull’acquisto del gioiellino:

Dove l’ho comprato:

Io l’ho preso mercoledì 18 al Centro Vodafone in Via m.boffa 21, Pozzuoli (NA)  tel.0815262617 su segnalazione di un amico su Facebook (tempismo perfetto, visto che la sera prima eravamo tornati dalle vacanze): in realtà lui mi ha detto di averlo preso a Pozzuoli e io ho cercato i punti vendita sul sito Vodafone ed ho chiamato quello in questione, prima di mettermi in macchina e andare a prenderlo 😉
Ho avuto anche un bumper Vodafone trasparente in omaggio, oltre alla microSIM da €5 di traffico.

Dove cercare:

iSpazio, uno dei blog che seguo, ha pubblicato nei giorni in cui ero in vacanza un post secondo me utilissimo in un periodo come questo in cui pare che l’iPhone 4 si riesca a trovare solo con abbonamenti o a finanziamenti (addirittura!? per un telefono!?!?!).
Il post con annesso servizio per segnalare/trovare punto vendita che ha iPhone 4 con/senza abbo 16/32GB è questo

La mia esperienza sull’acquisto

Durante le vacanze ho seguito un po’ quello che accadeva sulla ricerca del telefono che nessuno voleva e che ora, invece, sembra introvabile come il santo Graal 🙂 …ho letto i post ed i commenti su iSpazio e su Melablog (grazie al mio glorioso iPhone 3G), in una mattinata di shopping a S.Benedetto del tronto ho anche chiesto ad un negoziante ed effettivamente pare che tutti rispondano più o meno così:

  • “a settembre”
  • “solo in abbonamento”
  • “non l’abbiamo ancora ricevuto”

Personalmente ho capito l’andazzo quando il dayOne (il 30 luglio) ho visto la fila di persone fuori al negozio h3g di Roma termini: tutti a fare finanziamenti…così, nella settimana che precedeva l’inizio delle mie vacanze, ho chiesto un po’ in giro e le risposte erano quelle di cui sopra…

Il 7 Agosto parto per le vacanze: 10gg da favola tra relax in spiaggia, shopping e abbuffate la sera 🙂

Mercoledì scorso, il giorno dopo il mio rientro, ho avuto la soffiata e sono andato a prendere il cell: nel centro di pozzuoli, con vista sul porto turistico (per me le barche che attraccano hanno sempre un loro fascino ;D).
Ok, passato qualche giorno (in cui ho utilizzato la tariffa dati della sim Voda), mi sono recato al centro Wind presso il centro comm. Le porte di Napoli ed ho chiesto la microSIM in sostituzione della mia SIM: €10 per la sostituzione e 2h di tempo entro cui la linea è passata sulla nuova microSIM (mantenendo numero, credito telefonico e opzioni attive).

Cmq, per quanto mi riguarda, l’esperienza sull’acquisto dell’iPhone 4 è stata assolutamente rilassante: fate qualche telefonata, magari usate la lista compilata dagli utenti di iSpazio e fatemi sapere 😉

ciaoooo

iOS 4.1 (beta) + iPhone 3G = Velocità :)

Con non poco scetticismo, dopo aver avuto una pessima esperienza con la versione 4.0 di iOS (avendola installata per poi disinstallarla dopo nemmeno una settimana a causa delle pessime prestazioni sul mio iPhone 3G), ho installato stamani la versione 4.1 (beta), riservata agli sviluppatori, di iOS (tanto mi son detto: “al più faccio il solito ripristino alla 3.1.3 ;)”)

INCREDIBILE: non c’è paragone con la 4.0: il mio iPhone 3G risponde alla grande, altro che i rallentamenti clamorosi sperimentati con la 4.0…è tutto molto più reattivo, persino più della 3.1.3 che avevo ripristinato dopo la parentesi iOS 4.0.

In questa versione c’è il famigerato restyling delle barre dell’indicatore di segnale gsm, è presente Game Center e tutte le feature introdotte nella 4.0 che però, per il 3G, risultano limitate a:

  • Folder, per organizzare in cartelle le app
  • Conteggio caratteri per la scrittura di SMS/MMS
  • Correttore ortografico (ora è possibile abilitarlo/disabilitarlo)
  • Supporto a Bing per la ricerca in Safari
  • Caselle di posta unificate e visualizzazione in thread
  • NIENTE multitasking 🙁
  • Niente springboard personalizzabile (ma stìca… 🙂

più, evidentemente, una serie di fix on po’ ovunque 😉

Inutile dire che, per completare l’opera, mi son tirato giù anche la beta di Xcode 4.0 che FINALMENTE permette di avere Interface Builder nella stessa gui di Xcode e che estende il supporto al compilatore LLVM.

Insomma, se sinora l’attesa per iPhone 4 era accentuata dalla sensazione di ritrovarmi con un iPhone 3G ormai prossimo alla pensione, oggi – devo dire – non mi dispiace affatto avere installato una bella iniezione di velocità (e API totalmente riscritte) nel mio iPhone 3G…che poi, sarà pure una beta ma a me sembra stabilissima: ho provato tutte le app, sia quelle di Apple che quelle acquistate sinora, i giochi, ecc…tutto liscio, meglio di prima.

Unica pecca: iBooks..continua ad essere PESANTISSIMO sul 3G…ma mooolto meglio che sulla 4.0.

Che altro dire: se, come me, avete tra le mani il primo iPhone e potete scaricare la 4.1 dal Dev Center, AGGIORNATE PURE alla 4.1…poi fatemi sapere 😉

Retina Display: come cambia il web design

Dalla presentazione del nuovo iPhone 4 le speculazioni su come “ora tutto cambia, di nuovo” non hanno smesso di ronzarmi in testa.

All’inizio la mia prima considerazione è stata: “ok, la prima cosa che cambia è il saldo del mio conto corrente”, visto che il nuovo gioiellino costa un botto.

La seconda è stata “ma davvero dovrò impugnarlo solo con la mano destra ???” 😀

…vabbè, tralascio le polemiche su quello che accadrà in questi giorni in merito a qualche “problema di gioventù” (e mi auguro che tutto si risolva per il meglio).

Ma aldilà di questi (poco trascurabili) dettagli 🙂 …il primo vero elemento di innovazione di questo dispositivo, che non vedo l’ora di sperimentare di persona, è il display: il famigerato Retina Display, infatti, ha una risoluzione di 960×640 pixel, ovvero il DOPPIO dei pixel per ogni punto.

Cosa cambia, quindi, nella realizzazione di interfacce per questo dispositivo ?

Sostanzialmente tutto ciò che è realizzato con grafica vettoriale (quindi, elementi della gui per applicazioni native, font ed immagini vettoriali) avrà una migliore visualizzazione potendo contare, a parità di punti, di un numero doppio di pixel…e per questi elementi, tra l’altro, non è richiesta alcuna azione di ottimizzazione da parte dello sviluppatore (sia di applicazioni native che web).

Il discorso cambia, invece, per le immagini: per quest’ultime, infatti, il display dell’iPhone 4 tenderà a rappresentare immagini dalle dimensioni X,Y su un numero di pixel pari ad 2*X, 2*Y, ciò si traduce in una rappresentazione meno definita delle immagini rispetto alla risoluzione reale del display.

Per ovviare a questo problema:

  • per lo sviluppo di app native basterà creare immagini con risoluzione doppia e rinominarle adeguatamente per far sì che XCode associ automaticamente l’immagine giusta al dispositivo su cui dovrà essere visualizzata (nella documentazione di Apple per gli sviluppatori ci sono tutti i dettagli)
  • per lo sviluppo di applicazioni web, invece, lo scenario è un po’ più complesso: per ottimizzare la visualizzazione di immagini su dispositivi con risoluzione differente dai classici 72dpi, infatti, oltre che disporre delle immagini in alta risoluzione, bisognerà ricorrere all’utilizzo delle media queries del CSS3, specificando il rapporto di moltiplicazione tra il numero di punti ed il numero di pixel.

Cosa sono le media query ?
La semplifico parecchio: sono delle query ovvero dei filtri che restringono le condizioni entro cui applicare un foglio di stile (come nell’esempio che segue) o un blocco di codice CSS3.

Una buona pratica, secondo me, potrebbe essere quella di realizzare un foglio di stile ad hoc per ogni specifico dispositivo, come nel caso dell’iPhone, in cui il rapporto in questione è 2 ed includerlo nell’header della pagina, ad esempio, in questo modo:

[sourcecode language=’html’]
[/sourcecode]

In questo modo, all’interno del file 2x.css andremo a ridefinire i riferimenti ad immagini per gli elementi della pagina, con immagini specifiche per un display con densità doppia di pixel per punti, rispetto ai monitor tradizionali.

Come vedete, avendo definito la media query a livello di riferimento al file da richiamare in quella circostanza, nel file CSS basterà inserire i blocchi di istruzioni senza applicare ulteriormente le media query.

Personalmente non credo che tutti i siti web o le applicazioni web in generale richiedano un simile intervento, magari Flickr o altri siti il cui contenuto principale è costituito da immagini, questo tipo di attenzione farà la differenza ma è anche vero che, nel frattempo, il web si evolve anche sul fronte del supporto ad immagini vettoriali, canvas, ecc…motivo per cui, secondo me, questi interventi “lato CSS” tenderanno a diminuire.

E’ anche vero, però, che il Retina Display ha solcato un terreno sinora poco battuto: immagino che nei prossimi mesi/anni inizieranno a fioccare display con densità di pixel per punti ben oltre i 72dpi (dei monitor tradizionali).

…vedremo 🙂

App Store non supporterà più applicazioni per iPhone OS 2.x

Come si legge da questo comunicato, app store non supporterà più app per iPhone OS 2.0

Ciò vuol dire che chi non ha effettuato l’aggiornamento ad OS 3.0 (che, tra l’altro, ricordo era a pagamento) sarà tagliato fuori 🙁

Per quale motivo NON fare un aggiornamento del sistema operativo dell’iPhone ? …semplice, perché ad esempio sul mio povero iPhone 3G, aggiornare alla nuovissima versione 4.0 significherebbe rallentare parecchio il funzionamento del telefono, su dispositivi più vecchi il concetto è lo stesso.

In effetti, dopo aver installato la versione 4.0 di iOS, il mio iPhone era sensibilmente più lento in tutte le operazioni: dalla navigazione tra le app, all’apertura delle stesse…non vi dico, poi, l’utilizzo di iBooks.

In ogni caso, in rete sono riuscito a reperire una guida su come ripristinare la versione 3.1.3 di iPhone OS: la guida che ho seguito io si trova qui e, fortunatamente, è filato tutto liscio 😉

In rete ho letto diversi commenti sulla questione: i più maliziosi dicono che si tratta di una operazione in linea con le politiche commerciali di Apple per rendere obsoleti dispositivi con più di 2 anni (e, di conseguenza, spingere la vendita di nuovi device), io semplicemente preferirei poter scegliere se aggiornare o meno il mio iPhone e non ritrovarmi tra un annetto a non poter più acquistare app senza installare il nuovo OS…voi che ne pensate ?

ciao

HTML5 e tag video: l’inizio della fine per i player Flash ?

Ormai se ne parla un po’ ovunque: l’HTML 5 apporterà davvero tante novità, la maggior parte di queste, sicuramente diventeranno gioie e dolori per chi del web ne sviluppa le interfacce, chi realizza il markup…altri aspetti, altrettanto innovativi, danno origine a speculazioni di vario genere.

Ma prima di arrivare al punto, una piccola parentesi: dovete sapere che quando nel lontano 1996 Google non era ancora l’indice della Rete, una delle mie attività preferite sul web (oltre a scrivere un blog in inglese sulla realtà virtuale immersiva 🙂 ) consisteva nel praticare ore (notturne) di netsurfing selvaggio: semplicemente partendo da un sito che mi interessava, proseguivo senza alcun freno verso i link in uscita da quella pagina…questa attività, molto spesso, conduceva su pagine sperdute nella rete, dove mi ritrovavo a leggere di chissà quali argomenti.

Ebbene, nel corso degli anni (per motivi di facile comprensione), ho un po’ abbandonato questa pratica, ma capita che avendo sempre con me un “cellulare connesso alla rete” (se mi sentisse Steve Jobs… 🙂 ), di tanto in tanto riesco a riprovare questa esperienza.

Di recente, infatti, sono incappato in un sito dove il tema principale è l’approccio all’imminente html5 ( Dive Into HTML5 ) e, in particolare, mi ha colpito la completezza con cui vengono descritti i protocolli di codifica, le questioni di licenze annesse e connesse e le alternative open per realizzare e riprodurre contenuti video su pagine conformi al nuovo standard.

Di cosa si tratta: in poche parole, con l’avvento dell’HTML 5, sarà possibile inserire video all’interno delle pagine html utilizzando un tag (<video>, per l’appunto), esattamente come avviene ora per le immagini (mediante il tag <img>).
Attualmente, invece, l’inserimento di un contenuto video in una pagina html prevede l’inclusione di un oggetto (il player) preposto alla riproduzione dei video: negli ultimi anni, infatti, la diffusione di player video in Flash hanno fatto la fortuna di progetti com YouTube e Vimeo e, in virtù della loro notorietà, aumentato enormemente la diffusione di contenuti video in rete.

Di pari passo con la diffusione di player Flash per i video, è altrettanto diffuso proprio il formato di codifica dei video compatibile con Flash: l’FLV (FLash Video).

Attualmente, per inserire un player flash e riprodurre video flv in una pagina html, infatti:

  1. I video da riprodurre vanno convertiti (o transcodificati, come direbbe il mio prof di Elaborazione Numerica dei Segnali 🙂 ) nel formato FLV
  2. Il player (che di fatto è un programma flash, compilato, con estensione .swf) va reso disponibile sul server
  3. All’interno della pagina html dove inserire il video (ed il relativo player), vanno aggiunte le istruzioni di embed necessarie ad informare il browser che dovrà eseguire un programma, in flash, con determinati parametri (il percorso del file al punto 2 e, generalmente, anche il percorso del video .flv al punto 1)
  4. L’utente deve avere installato un plug-in per eseguire nel browser applicazioni flash (come le animazioni, i banner animati…i player flv)

…ed è proprio su quest’ultimo punto che vorrei soffermarmi: fermo restando che qualunque contenuto video, affinché sia “riproducibile”, in un modo o nell’altro, prima o poi, andrà transcodificato e che, anche sull’inserimento di tag nella pagina non ne possiamo fare a meno, ciò che attualmente è legato alla specifica tecnologia (di riproduzione) utilizzata, richiede:

  • L’esistenza di un player sul server
  • L’esistenza di un plug-in sul client

Questo è quanto accade ora, con Flash.

…e qui arriva la mia speculazione: se HTML5, con l’avvento del tag <video> ed il relativo demand al browser della scelta del miglior player (disponibile dal sistema operativo), per riprodurre filmati non solo in flv ma anche (e, credo, soprattutto) in H.264, in un certo senso tenderà a “liberare” la questione dell’embed di video dai punti 2 e 4 dell’elenco di sopra,
è plausibile che il predominio di Flash, per la riproduzione di video, ne sarà influenzato ?

La mia risposta è: FORSE, soprattutto perché se è vero che convertire e riprodurre video in FLV non è esente da costi/condizioni di licenza a favore di Adobe, la situazione non è molto differente se, anziché usare Flash Video, si usa Windows Media, QuickTime e persino H.264 (come riporta quell’articolo su DiveIntoHtml5)…ovviamente esistono soluzioni open e questo scenario, magari, farà da cassa di risonanza proprio ai formati di codifica open source.

Ma la considerazione immediatamente successiva è quella relativa all’accesso dei dispositivi dotati di browser web, sinora sprovvisti di plug-in per Flash, a contenuti video su pagine conformi allo standard HTML5:

In questo momento, ad esempio, la versione di Safari per iPhone non supporta Flash in quanto Adobe non ha rilasciato un plug-in che consenta al gioiellino di casa Apple di riprodurre filmati Flash e, di conseguenza, player .flv qualora questi siano presenti nelle pagine…

Ma il motivo per cui sto spostando l’attenzione di questo post sul discorso mobile non è casuale 🙂

…vediamo se riesco a rendere l’idea:

  • Attualmente un Nokia N97, ad esempio, a differenza di altri palmari, può riprodurre contenuti Flash ed ha un supporto di terze parti (Adobe) a contenuti quali Flash e Pdf
  • Google, anni fa ormai, acquista YouTube: decisamente il più diffuso portale di video sul web…che sinora usava esclusivamente Flash
  • Ma Google sta sviluppando Android quindi, al pari di YouTube, potrebbe ritrovarsi a “dipendere” da una tecnologia proprietaria (non sua 🙂 ) per riprodurre filmati sul browser dei dispositivi dotati di Android

…e ora un po’ di domande:

  1. Che succede se YouTube inizia a sposare la causa dell’HTML 5 e, magari in poco tempo, iniziare a testare i video in HTML5 a scapito di Flash Video ?
  2. E’ un caso che Chrome (il browser di Big G, alla base anche del futuro Google OS) sia basato su WebKit, attualmente il framework per lo sviluppo di client web che meglio supporta HTML5…e che questo framework sia lo stesso su cui è basato Safari (sia su Mac che su iPhone) ?
  3. E’ un caso che su YouTube sia costantemente suggerito l’uso di Chrome ? (ovviamente, il primo motivo per farlo è quello di risicare quote di utenti a IE, Firefox ed altri…ma, secondo me, il motivo è più profondo…)
  4. Se Google (e tutti i progetti in suo possesso) ed Apple non avranno più necessità della tecnologia di Adobe, in virtù dell’alternativa derivante dall’utilizzo di HTML5 per il supporto del video sul web, chi ne trarrà i maggiori benefici ?

Personalmente piuttosto che addentrarmi nelle speculazioni su risvolti commerciali, mi piace concentrarmi sull’effetto che un simile ipotetico scenario avrà sui dispositivi che tutt’ora utilizziamo e che, ancora di più, avremo magari in tasca, in borsa, in ufficio e con cui accederemo alla rete nei prossimi mesi:

il mio MacBook Air non potrà che ringraziare se anziché stressare i due core del processore per far andare un player flash, demanderà l’esecuzione dei contenuti video, anche in HD, a Quartz e fratelli 🙂

Insomma, dal punto di vista dell’utente, io credo che i cambiamenti (soprattutto se nella direzione degli standard) non possano che produrre miglioramenti e, cosa piuttosto usuale sul web, favorire l’open source a scapito di tecnologie proprietarie…ma dov’è che l’utente davvero ci guadagna ?! sicuramente quando le aziende, man mano che prendono coscienza di tale processo, si staccano dal concetto di royalty a favore dei servizi da poter offrire: IMHO su questo Big G è davvero lungimirante,
staremo a vedere.