Ora “si porta” twitter

Per chi non fosse di origini partenopee: ora “è di moda” twitter 🙂

…non bastava facebook e, badate bene, lungi da me paragonare due social network COMPLETAMENTE differenti: mi riferisco all'(ab)uso smodato che se ne fa di queste piattaforme. Nate, tra l’altro, con un unico obiettivo: profilare utenti (facebook) e seguire i trend (twitter).
La cosa triste è vedere tanti personaggi, aziende, negozi, brutalizzare questi social network per fare una tristissima e decisamente poco proficua pubblicità alle loro attività.
Intendiamoci, non che queste piattaforme non permettano pubblicità: su facebook esistono le pagine, si possono creare gruppi…e invece cosa accade?!

Spam (perché di questo si tratta) da parte di più soggetti (magari proprio della stessa azienda o amici dell’attività comemrciale in questione) pubblicare TUTTI lo stesso link, senza uno straccio di commento…ah, ovviamente i link sono autocelebrativi e riportano a blog che, anziché generare discussione, fanno altra pubblicità: EstìCaxxi?! (come direbbe il mitico personaggio di 610)

Dicevo, non basta questo…vogliamo parlarne degli utenti creati per fare pubblicità?! E’ una storia vecchia quanto la rete, era il lontano 1997 quando su mIRC questi soggetti erano già etichettati come Troll (poi il termine ha preso anche altre accezioni).

Il punto è che spesso si manca di EDUCAZIONE nell’uso della rete…la famosa Netiquette, che manca ad alcune persone che credono di fare i furbini…sappiate che:

  • gli utenti dei social network non sono dei beoti
  • l’uso scorretto degli strumenti della rete vi rende poco credibili
  • i “veri” utenti di facebook, ad esempio, che passano tutto il giorno a giocare a Guerra di Bande o aggiornano anche il loro numero di cellulare, se ne STRAFREGANO delle vostre attività

ma…ATTENZIONE…prima che facebook inizi a bannare, è già pronto tutto per traghettare verso un nuovo porto (in)sicuro: twitter!!!

E qui casca l’asino! 🙂 …twitter non è facebook e, prima ancora di riuscire a capire come fare della squallida pubblicità alle proprie attività, ci si renderà conto che i followers hanno di meglio da fare che leggere le autocelebrazioni.

Provate, invece, a spremervi le meningi, a studiare le tecnologie per usarle…non brutalizzarle!

that’s all 🙂

PS: L’immagine in home page risale al 3 Settembre 2008: giorno in cui il sottoscritto ha iniziato ad usare twitter…non aggiungo altro 🙂

Il lato oscuro della rete…

Ci riflettevo l’altra sera, davanti una pizza (pesantissima) e una birra (rossa rigorosamente): si parlava del più e del meno, su come il web si sia evoluto in questi anni, su come una semplice tesi sia diventato il motore di ricerca più famoso sul web…e su come i social network stiano cambiando le abitudini e gli stimoli dei fruitori della rete.

…e fin qui tutto bene: il punto è che, tralasciando le visioni in pieno stile da film di spionaggio, viene da fare alcune considerazioni su come alcuni strumenti in rete abbiano ormai dissacrato l’unico vero patrimonio umano (visto che ormai anche quello genetico è noto :)… LA PRIVACY.

E’ incredibile: lo stesso inventore di Napster, del primo software peer to peer, si inventa un social network con l’obiettivo di “collegare” persone (Facebook)…peccato che poi ci si lascia prendere la mano e si iniziano a pubblicare foto, esprimere i propri giudizi, partecipare a sondaggi, dare il proprio consenso a cause “virtuali”, ecc…insomma, su Facebook ormai c’è tutto ciò che consente di profilare l’identità di coloro che utilizzano il web.
Per carità, trovo GENIALE l’idea di aver concepito un social network in cui siano gli utenti a creare l’applicazione, è geniale quanto è incredibile che Accettando i termini del servizio… ci si iscriva ad un network che profila la tua identità e che va a braccetto (visto che, nelle logiche di Google, Facebook è uno dei siti più Trust al mondo) con il motore di ricerca che di fatto detta le regole su come debba essere il web.

…e già che ci siamo, vogliamo parlare proprio di Google?! Anch’io uso Gmail, la mia rubrica e il mio calendario sono su Google: in quanto utente ho un servizio ineccepibile (Gmail è a quota 7GB per la posta) ma l’idea che un’unica azienda detenga le comunicazioni, le abitudini, i contatti di centinaia di milioni di persone…beh, a me fa un po’ riflettere.

Cos’è che attualmente potrebbe minare il masterplan di Google? beh, gli utenti non connessi, quelli che continuano ad essere scollegati dalla rete (semmai ce ne siano), in generale, coloro che la propria digital life la tengono ancora archiviata sui loro PC.

Nessun problema, anche questi ultimi si convinceranno a fare il grande salto quando vedranno che con il loro cellulare possono scrivere documenti, elaborare fogli di calcolo, far vedere le loro foto a parenti e amici (o magari a compagni del liceo).

I tempi cambiano, ma l’obiettivo di chi ha successo è sempre lo stesso: ottenere il controllo!

… Troppo catastrofico?!?!?!? 🙂

naaaa…giusto uno spunto di riflessione, meglio andare a lavare la macchina va… 😉